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L'OPINIONE DEL 11/12/1998:

NATALE BIANCOROSSO

Il "Grifo" si fa male da solo, plana ferito sul Campidoglio e le oche capitoline lo finiscono. In una giornata vissuta pericolosamente il "nostro", autolesionisticamente, si dispone al massacro con un volo sbilenco favorito da:

 

1) Il grido di battaglia proveniente dalle torri "alfiniane" per una partita che si voleva far passare per una sorta di riscatto, di vendetta, di rivalsa dal sapore un po’ paesano;

2) Un gesto istintivo del Capitano, una sorta di scarabocchio sulla pagina calcistica che stava scrivendo con stile non sublime ma, quantomeno, con una corretta sintassi;

3) Le sostituzioni non azzeccatissime, stante il fatto che si sono sguarnite le corsie laterali dove la Roma, paradossalmente, "prepara" con classe (Totti) ed estro (P.Sergio) il suo "gioco"; in proposito (col famoso senno del poi) avremmo ben visto un 4/4/1 con Melli in campo Nakata a destra e l’uscita di Zè Maria per Ripa;

4) "La scientificità" con cui Roccati sbaglia tempi e modi dei suoi interventi;

 

FINTE RIVOLUZIONI

 

All’uopo è bene ricordare, come altre volte abbiamo fatto, la pericolosa rivoluzione "dei portieri" ", rivoluzione al termine della quale abbiamo: Pagotto in perenne stress psico-fisico spaventato persino dall’amico pallone, Roccati aggressivo e guasconesco nelle dichiarazioni post-partita ma silenzioso attore della commedia :"le mie papere", in replica domenicale, infine, Docabo, assurto nelle ultime ore, da fantasioso giocatore di partitelle a salvatore della patria calcistica sotto le insegne della scuderia presidenziale;

 

NEVE ROSSA?

 

Sotto il peso di tutto ciò ci apprestiamo alle nostre due partite casalinghe, partite della vita come sempre per il Grifo, come sempre nelle vicinanze del Natale, che, come due anni fa, nel suo avvicinarsi, inquieta i nostri cuori, perché non sappiamo se sarà un Natale dolce, bianco e immacolato come la neve e la nostra anima "tifosa", oppure

rosso come il sangue di qualche agnello sacrificale, seduto, per ora, innocente e inconsapevole, sulla panchina dei Grifoni.

 

Claudio Cagnazzo