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21 / 11 / 1998 * 10a giornata Serie A*
Bologna 1 - Perugia
1:

(Rapajc, Binotto)

Bologna (4-4-2): Antonioli 6, Paramatti 6, Bia 6, Mangone 6, Tarantino 5.5, Binotto 6.5 (31' st Eriberto), Ingesson 5.5, Maini 6 (25' st Marocchi 6), Fontolan 6 (23' st Kolyvanov 6), Andersson 6.5, Signori 6. (22 Brunner, 13 Boselli, 16 Cappioli, 23 Rinaldi). Allenatore Carlo Mazzone 6.

Perugia (3-5-1-1): Roccati 7, Ripa 6, Matrecano 6, Sogliano 6, Ze Maria 5.5 (37' st Rocco), Rivas 5.5, Tedesco 5.5 (26' st Pellegrini 6), Rapajc 7, Colonnello 6, Nakata 5, Melli 5 (40' st Petrachi). (1 Pagotto, 16 Maspero, 20 Strada, 29 Bucchi). Allenatore Ilario Castagner 6.5.

Arbitro: Messina di Bergamo 6.5

Angoli: 8-5 per il Bologna

Recupero: 1' e 4'

Ammoniti: Tedesco, Rivas, Matrecano, Marocchi, Signori

Spettatori: 25.341, di cui 2.601 paganti, per un incasso di 802 milioni.

I Gol:

37' pt: Rapajc, sul primo tentativo del Perugia, beffa la difesa rossoblu': su rimessa di Tedesco si beve Tarantino e Mangone e da posizione angolata batte Antonioli. 42' pt: Binotto dal vertice destro dell'area controlla, con una finta salta Rivas e Matrecano e di sinistro sorprende sul palo lontano Roccati.

La cronaca:
Il quattordicesimo risultato utile consecutivo del Bologna (l'ottavo in campionato) e' un giusto pareggio. Avrebbe potuto essere vittoria se gli emiliani ci avessero creduto di piu'. Ma alla fine va benissimo cosi' a Carletto Mazzone, perche' il Perugia ha dimostrato dosi di pericolosita' estrema le - peraltro poche - volte che ha voluto e ha sfiorato nel finale il punteggio pieno, complice una papera di Antonioli sul tentativo di Rapajc, il croato autore del vantaggio annullato in pochi minuti da Binotto e sicuramente il migliore in campo. Molto buono il Bologna del primo tempo, assoluto dominatore del gioco e piu' volte molto vicino al gol.
Un po' peggio nella ripresa, quando freddo, vento e fatica hanno fatto sentire i loro effetti e i tardivi correttivi di Mazzone non hanno impensierito l'attenta retroguardia imbastita da Ilario Castagner sulle marcature a uomo di Sogliano su Signori e Ripa su Andersson, oggi alla 100ª presenza in A.
Il Perugia ha fatto per una volta il suo dovere in trasferta, dapprima controllando un avversario meno prolifico di altre occasioni, e poi cercando di sfruttare al meglio le poche azioni di rimessa e l'ottima vena di Rapajc, che si e' alternato con Melli nel ruolo di unica punta davanti all'inesistente Nakata, annullato da un Ingesson peraltro non all'altezza dei giorni migliori. E il croato si e' esibito in un tris di occasioni che rendono piu' dolce il pari rossoblu'.
Pareva che il Bologna dovesse vincere facile: all' 11' Andersson di petto aveva smarcato Signori che di sinistro aveva centrato il palo interno. Al 23' Fontolan aveva costretto Roccati alla deviazione, Maini quasi beffava il portiere su pallonetto al 26'. L'inesistenza di un tentativo perugino stupiva i padroni di casa. Illusi, perche' al 37' su una rimessa di mano, Rapajc lasciava di stucco Tarantino e Mangone e si infilava in area per il vantaggio immeritato.
Binotto peraltro con un pregevole controllo 5' dopo saltava due avversari e di sinistro riusciva a infilare Roccati, nell'occasione meno sicuro del solito. Per 30' della ripresa ai rossoblu' hanno cercato di chiudere: un tiro di Signori al 6', una punizione a due in area piccola per fallo di mano di Melli mal eseguita dall'ex laziale, una staffilata sull'esterno della rete di Paramatti e un colpo di testa di Andersson hanno quasi sortito l'effetto. Ma poi un tiro di Rapajc assurdamente deviato sulla traversa da Antonioli e un rimpallo in difesa tra Marocchi e Andersson finito sul palo hanno mostrato che il Bologna poteva anche perdere. Antonioli si e' dovuto superare nel finale su una perfida punizione del croato. Poi Kolyvanov e' andato in gol quando era gia' stato fischiato il fuorigioco e Signori al 47' e' caduto in area. Messina lo ha ammonito per simulazione. Il rigore e' sembrato non esserci, ma nemmeno la condotta scorretta dell'attaccante.