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Coppa Italia 2002-2003:

  ANDATA RITORNO
Quinto Turno:
Semifinale
06.02.2003 ore 21.00 (diretta RAIDUE)
Perugia - Milan 0-0

Perugia (3-5-2): Kalac 7, Sogliano 6.5, Di Loreto 6.5, Milanese 6.5, Ze Maria 6, Tedesco 6, Obodo 5.5 (23' St Pagliuca, Sv), Fusani 6, Grosso 6, Miccoli 6.5, Vryzas 6 (38' St Caracciolo Sv). (7 Tardioli, 15 Sulcis, 31 Viali, 13 Baronio, 17 Berrettoni). All. Cosmi 6.5. 

Milan
(4-3-2-1): Abbiati 6, Simic 5.5, Laursen 6, Costacurta 6.5, Kaladze 6, Brocchi 5.5 (29' St Ba, Sv), Pirlo 6, Ambrosini 6.5, Rivaldo 6 (33' St Shevchenko, Sv), Leonardo 5 (17' St Seedorf, 6), Tomasson 6. (1 Fiori, 13 Nesta, 8 Gattuso, 28 Dalla Bona). All. Ancelotti 6. 

Arbitro: Ayroldi di Molfetta 6.5. 
Angoli: 4 a 3 per il Perugia. 
Recupero: 0' e 3'. 
Ammoniti: Milanese per simulazione, Ambrosini e Brocchi per gioco falloso.
Spettatori: 14.000 circa.

Il commento (fonte RAISport):
La squadra di Cosmi resiste al ciclone rossonero. Gara equilibrata con poche occasioni da rete, anche se gli umbri hanno osato qualcosa di più

Novanta minuti di calcio bruttino per garantire lo spettacolo nella partita di ritorno. Il Perugia, ordinato e concreto al debutto in una "final four", riesce a limitare il potenziale offensivo del Milan "bis" uscendo dall'impegno sul proprio terreno con un pari senza reti che lascia aperta piu' che mai la porta d'accesso alla finale. Risultato giusto al termine di una partita tutto sommato deludente, che domenica sara' ripetuta - sempre al "Curi" - con in palio i tre punti del campionato. Buono nel complesso l'arbitraggio di Ayroldi, bravo nel punire Milanese per simulazione e equo nel distribuire fischi nonostante qualche errore veniale.

Primo sussulto all'8', firmato Milan. Brocchi converge al centro e rapidamente trova un bel verticale per Tomasson, che lascia scorrere il pallone e tenta il destro incrociato, respinto dalla pronta uscita bassa di Kalac. I rossoneri conquistano un sensibile vantaggio a centrocampo grazie soprattutto al maggior tasso tecnico a disposizione. Pirlo prende la posizione di regista non disdegnando la ricerca del pressing, ma a mancare e' l'apporto del tandem brasiliano Rivaldo-Leonardo, che nelle prime battute offre segnali di scarso affiatamento e a risentirne e' l'intra squadra, mai continua nel proporre ritmo e palloni giocabili. Fatica anche il Perugia, impigliato nel perfetto atteggiamento del centrocampo avversario, stretissimo davanti alla linea di difesa e pronto a raddoppiare su Miccoli chiudendo anche i corridoi che portano alle solite incursioni di Tedesco.

Cosi', gli umbri arrivano al tiro solamente al 21' grazie ad un cross taglto di Ze' Maria che da destra trova Fusani, il cui colpo di testa e' sporco e finisce abbondantemene lontano dalla porta di Abbiati. Alla mezz'ora spunta Rivaldo, che tenta un affondo concluso con un sinistro rasoterra poco insidioso. Il Perugia risponde prima con un tiro di Ze' Maria, poi con un'incursione di Milanese che in area stoppa di petto e invece di tentare un improbabile (e difficile) destro incrociato cerca di ingannare Ayroldi tuffandosi in area sull'intervento di Kaladze. La scarpa del georgiano tocca la coscia del difensore, ma la decisione del fischietto di Molfetta di ammonire il perugino per simulazione sembra piu' che corretta. La prima frazione si chiude dopo due belle quanto efficaci chiusure difensive di Di Loreto (su Ambrosini) e Laursen (su Miccoli).

La ripresa inizia nel segno di un Perugia determinato, efficace nella quantita' a centrocampo e ovviamente col fianco piu' scoperto agli attacchi rossoneri, sempre orfani dell'apporto di Rivaldo e Leonardo, avulsi dal gioco e costantemente tallonati. Al 54' Fusani divora un gol fatto, spedendo alto il destro in scivolata sul cross di Miccoli, che entrato in area ha giustamente optato per l'assist anziche' cercare il mancino da posizione angolata. E' ancora il bomber "bonsai" a rendersi pericoloso al 60', stavolta con una punizone tagliata e potente da 28 metri che sfiora l'incrocio alla destra di Abbiati. Ancelotti subito dopo toglie Leonardo per Seedorf.

Il Milan ci prova prima con una combinazione d'alta scuola Tomasson-Rivaldo-Pirlo e poi con un destro potente del nuovo entrato, e Cosmi corre ai ripari togliendo Obodo per la forza fresca del giovane Pagliuca, chiamato a dare dinamismo al centrocampo umbro, sempre disposto a cinque. Le squadre sono stanche e Ancelotti richiama Brocchi - autore di una discreta prestazione - per Ibrahim Ba, e Rivaldo per Shevchenko. I due nuovi entrati, veloci e adatti al contropiede, sono le carte per interpretare il disordine che regna in campo, ma ad andare vicino al gol e' ancora il Perugia con una bella girata di Vryzas (utilissimo stasera in fase di impostazione) che esce di pochissimo. La partita si spegne su un colpo di testa di Caracciolo (dentro proprio per Vryzas) larga di un soffio.

15.04.2003 ore 21.00 (diretta RAIDUE)
Milan - Perugia 2-1

Milan (4-4-2): Abbiati 6 - Helveg 6, Nesta 7, Laursen 6, Costacurta 6 - Gattuso 6.5, Ambrosini 6, Rui Costa 6.5 (dal 39' st Ba sv), Brocchi 6.5 (dal 45' st Dalla Bona sv) - Shevchenko 6 (dal 23' st Inzaghi sv), Tomasson 6
Perugia (3-5-2): Kalac 6 - Di Loreto 6, Viali 6, Sulcis 5.5 (dal 22' st Berrettoni 6.5) - Zé Maria 6.5, Tedesco 6, Blasi 7, Fusani sv (dal 20' pt Obodo 6), Grosso 7 - Miccoli 6, Vryzas 5.5 (dal 6' st Caracciolo 7)

Arbitro
: Rodomonti 4,5

Reti: 41' pt Tomasson, 7' st Nesta,  38' st Caracciolo
Ammonizioni: 11' pt Viali, 12' st Sulcis, 17' st Di Loreto, 26' st Obodo, 27' st Gattuso, 48' st Inzaghi, 50' st Kalac
Spettatori: 20.000 circa di cui 5.000 giunti da Perugia.

Il commento (fonte KATAWEB):
Milan, finale col brivido
Perugia, rimpianto infinito

Ultimo secondo del recupero di Milan-Perugia: Berrettoni inventa un assist di quelli che 99 volte su 100 portano al gol, quattro giocatori del Perugia si avventano sulla palla della finale storica di Coppa Italia ma a toccarla è Tedesco, il peggio piazzato, che rende vana la conclusione a botta sicura del proprio portiere Kalac. La sfera rotola beffarda sul fondo tra la disperazione dei giocatori umbri e dei 5.000 splendidi tifosi al seguito, mentre al fischio finale - praticamente contemporaneo al tutto - i milanisti non riescono neanche ad esultare, paralizzati dallo spavento.

E' l'epilogo, sportivamente drammatico, di una semifinale di Coppa Italia che neanche la fervida immaginazione del più geniale dei giallisti avrebbe potuto ideare. Considerazione valida soprattutto alla luce di quanto visto per oltre un'ora di gioco di dominio Milan e con un Perugia grintoso ma inefficace in fase offensiva in una gara complessivamente non bella ma agonisticamente valida, a volte al limite della cattiveria.

Agli umbri non è dunque riuscito il coronamento del sogno, a dire il vero da loro poco alimentato nel primo tempo. Gli umbri infatti,  probabilmente bloccati dall'importanza dell'evento, non uscivano praticamente mai allo scoperto ed il Milan, senza fare nulla di trascendentale, macinava gioco a piacimento. Una situazione difficile testimoniata dalla sostituzione dopo pochi minuti di Fusani, rilevato da Obodo. Inevitabili, con tale presidio dell'area avversaria, le occasioni da rete rossonere, la prima delle quali a dire il vero se la inventava il portiere umbro Kalac, che dopo essersi lasciato sfuggire una palla innocua calciata da Shevchenko era fortunato nel ritrovarsi tra le braccia la poco convinta ribattuta di Tomasson. L'estremo comunque aveva modo di farsi perdonare in tre occasioni: evitando con una smanacciata un colpo di testa ravvicinato di Shevchenko, uscendo su Tomasson lanciato da Rui Costa e respingendo con prontezza una palla scagliata da Ambrosini su azione da angolo. Alla fine ci voleva una fortunosa carambola per sbloccare il risultato: tiro sbagliato di Brocchi, "assist" di Nesta e tocco in rete da pochi passi di Tomasson.

Alla luce dello 0 a 0 dell'andata, la ripresa obbligava il Perugia a scoprire le carte, ma ad una maggiore attività degli umbri il Milan rispondeva con Nesta: cross di Rui Costa, colpo di testa di Nesta e Kalac incapace di andare a prendere una palla angolata ma non velocissima che siglava il 2 a 0. I rossoneri sentivano la qualificazione in tasca, la gara si innervosiva e gli scontri ed i cartellini gialli si susseguivano. Cosmi intanto indovinava la mossa giusta, inserendo Caracciolo per uno spento Vryzas e ricavandone una maggiore profondità della manovra. L'uomo in più per gli umbri era però Grosso, che disegnava un paio di parabole con il suo sinistro per la testa di Tedesco: sulla prima il centrocampista impattava mettendo la palla al lato, sulla seconda Abbiati toccava provvidenzialmente in corner.

Tra le due giocate Grosso vedeva la sua maglia dilatarsi dopo una trattenuta di Ambrosini in area, ma l'arbitro Rodomonti, piazzato nei pressi, non giudicava l'evento degno del rigore. Cosmi intanto oltre agli uomini cambiava anche tattica, calando le tre punte con l'ingresso di Berrettoni. I risultati arrivavano, anche se un po' tardi, con una pregevole girata di Caracciolo che riapriva i giochi a 7' dal termine. Da allora in poi era un assedio umbro: Berrettoni scaldava i pugni ad Abbiati con un destro in piena area, poi i due grandi brividi. Di quello dell'ultimo secondo abbiamo già detto, l'altro vedeva protagonista Miccoli: punizione dai 17 metri e traversa scheggiata ad Abbiati battuto. Per il Perugia un rammarico infinito, per il Milan una nuova chance di conquistare la Coppa Italia dopo ben 26 anni dall'ultimo trionfo.




ALTRE FOTO:
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Quarto Turno:
Quarti di Finale
15.01.2003 ore 21.00 (diretta RAIDUE)
Juventus - Perugia 1-2
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  • Juventus (4-3-3): Chimenti 7, Birindelli 6, Moretti 5 (20' St Paro 6), Fresi 5, Pessotto 6, Zenoni 6, Tudor 5 (12' St Zambrotta 4), Baiocco 5, Di Vaio 5, Salas 4, Zalayeta 5 (1' St Tacchinardi 6). (22 Bonnefoi, 16 Camoranesi, 21 Thuram, 44 Palladino). All. Lippi 6.
  • Perugia (3-5-2): Kalac 7, Di Loreto 6.5, Viali 6, Sulcis 6.5, Ze Maria 6, Blasi 7, Obodo 5.5 (35' St Tedesco Sv), Fusani 6.5 (46' St Milanese Sv), Grosso 6.5, Miccoli 9 (25' St Berrettoni 6), Vryzas 5. (7 Tardioli, 16 Lampoutis, 18 Pagliuca, 29 Caracciolo). All. Cosmi 7.
  • Arbitro: Saccani 7
  • Reti: nel Pt 43' Zalayeta, 44' Miccoli; nel St 9' Miccoli
  • Angoli: 8-2 per la Juventus
  • Recupero: 0' e 4'
  • Ammoniti: Obodo e Tacchinardi per gioco scorretto.
  • Spettatori: 799
    Commento:
    Due gol splendidi per una vittoria meritata. Questo il biglietto da visita che Fabrizio Miccoli presenta alla Juventus, sua futura squadra. Un uno-due che ribalta il vantaggio di Zalayeta, annienta i bianconeri e regala a Cosmi l'impresa al Delle Alpi e la prima soddisfazione contro Lippi. La gara comincia in sordina con la Juventus che se la prende comoda e il Perugia che prova qualche affondo. I bianconeri non riescono a manovrare nella zona nevralgica del campo dove i ragazzi di Cosmi assumono il controllo e risultano piu' dinamici ed efficaci.

    Obodo e' aggressivo, Grosso e Blasi corrono per due, Miccoli sembra avere il dente avvelenato. Eppure di occasioni se ne vedono poche eccezion fatta per un tiro ravvicinato di Vryzas messo in angolo da Chimenti e una replica di Di Vaio alla quale si oppone Kalac. Ma proprio mentre la prima frazione sembra avviata ad uno stanco 0-0, la partita si infiamma. Al 42' Salas batte un angolo dalla destra, Zalayeta, tutto solo, aggancia, si coordina e di destro batte Kalac. La rabbia di Cosmi dura 60 secondi. Ci pensa Miccoli, con uno splendido gol, a rimettere le cose a posto. Ze Maria effettua un lancio in verticale e l'attaccante, che qualcuno da' per bianconero gia' alla fine di gennaio, gira di destro ad incrociare sul palo piu' lontano. Rete da applausi e pareggio giusto.

    La ripresa inizia subito con una fiondata di Di Vaio che si stampa sul palo alla sinistra dell'estremo difensore degli umbri (2'). La risposta del Perugia e' immediata ma Vryzas, per ben due volte, trova l'opposizione decisiva di Chimenti. Alla terza occasione, pero', i Grifoni passano. E' ancora Miccoli, al 53', a lasciare il segno. La Juventus lascia meta' campo sguarnita e Miccoli, appena superata la linea mediana, trafigge Chimenti uscito all'impazzata per cercare di porre rimedio. La partita si accende ulteriormente. Di Vaio al 14' ha l'opportunita' di pareggiare ma Kalak tocca quanto basta per mettere in angolo. Al 16' ci prova Tacchinardi e Kalak ci mette ancora una pezza. I bianconeri insistono piu' con la forza dei nervi che con la testa ma il Perugia non rischia piu'. Per Cosmi e' un trionfo meritato.

23.01.2003 ore 21.00 (diretta RAIDUE)
Perugia - Juventus 2-0

PERUGIA: Kalac; Di Loreto, Viali, Milanese; Zè Maria, Tedesco, Blasi, Fusani (60' Pagliuca), Grosso; Miccoli (88' Berrettoni), Vryzas (86' Caracciolo). All. Cosmi.
A disposizione: Tardioli, Rezaei, Loumpoutis, Gatti.

JUVENTUS: Chimenti; Birindelli, Fresi, Iuliano (67' Nedved), Pessotto; Zenoni (57' Zalayeta), Tudor, Tacchinardi, Baiocco; Salas, Di Vaio (67' Zambrotta). All. Lippi.
A disposizione: Bonnefoi, Moretti, Cassani, Paro.

Arbitro: Paparesta di Bari.

Marcatori: 85' Miccoli, 95' rig. Ze Maria

Le azioni dei goals:

-Miccoli conquista palla nella propria metà campo, percorre 50 metri palla al piede controllato dal diretto avversario e, giunto al limite dell’area fa partire un tiro sul primo palo con la palla che si insacca con un effetto a giro che non da scampo a Chimenti.

-A tempo scaduto un contropiede del Perugua mette Pagliuca da solo davanti a Chimenti che, superato, lo stende: è Rigore. Batte ZeMaria alto e piuttosto centrale spiazzando Chimenti che si era buttato alla sua sinistra.

Note: ammoniti: Tacchinardi, Iuliano, Blasi, Tudor

Spettatori: 18.000 circa

 

PERUGIA - Miccoli castiga ancora la Juventus con un gol a cinque minuti dal termine. Poi Ze Maria trasforma un rigore nell'ultimo minuto di recupero. Finisce 2-0 per il Perugia che dopo l'impresa del 'Delle Alpi' stacca il biglietto per le semifinali di Coppa Italia dove incontrerà il Milan. Ecco il commento di "Libero-News":

 

Perugia in semifinale di Coppa Italia dopo la seconda vittoria in quindici giorni contro la Juventus. Al 'Curi', dopo il 2-1 di Torino, la formazione di Cosmi colpisce e affonda la Juve nel finale. Miccoli in gol all'85', poi Ze Maria realizza il 2-0 su rigore al 95'. Ora c'è il Milan.

PERUGIA - Il Grifone ammazzagrandi ci ha preso gusto. In poco più di due settimane il Perugia ha sconfitto due volte la Juventus nella coppa nazionale e l'Inter in campionato. Molti meriti vanno al piccolo-grande fenomeno Miccoli che nei due incontri contro la Juventus ha realizzato ben tre reti, decisive per trascinare gli umbri in semifinale. Il resto lo ha compiuto la squadra di Cosmi che in uno stato di forma impressionante (questa sera ha giocato la stessa formazione che ha sconfitto l'Inter): difesa solida con Ze Maria su tutti, centrocampo di giovani corridori orchestrato dall'esperto Tedesco e attacco in mano al gioiello Miccoli che ha ritrovato un spalla di nome Vryzas.

Sornione per 85 minuti e impegnato a non alzare i ritmi contro una Juve poco brillante che nel primo tempo ha concluso una sola volta (su punizione di Di Vaio al 43'), il Perugia ha colpito nel finale con un gran gol di Miccoli dal limite dell'area e con Ze Maria su rigore, rigore sacrosanto assegnato nel recupero da Paparesta per un fallo di Chimenti su Pagliuca.

Di mentalità Juve ne abbiamo vista poca: Lippi è rimasto fedele alla formazione ideata per la Coppa Italia, ma rispetto all'andata ha rinunciato al tridente per un 4-4-2 più solido con Di Vaio e Salas in avanti. Solo la ripresa ha visto i bianconeri più motivati (nell'intervallo Moggi è sceso negli spogliatoi a sgridare la squadra), ma il Perugia non è mai andato in affanno.

Lippi, più che per il risultato, dovrà arrabbiarsi per la prova opaca di alcuni elementi, Salas in testa. Non sono arrivate buone notizie nemmeno dai giocatori convalescenti come Tudor e Pessotto, entrambi in grave ritardo di condizione.

 

Terzo Turno:
Ottavi di Finale

03.12.2002 ore 15.30 (diretta RAI)
Sampdoria - Perugia 1-1


  • Sampdoria (4-4-2): Casazza, Sacchetti, Grandoni, Conte, Bettarini, Zivkovic (1' st Valtolina), Volpi, Palombo (5' st Flachi), Bernini (37' st Iacopino), Rabito, Colombo. (Pinato, Stendardo, Zé Francis, Pedone). All. Novellino.
  • Perugia (3-5-2): Kalac, Di Loreto, Viali, Milanese, De Maria, Obodo (6' st Blasi), Baronio (19' st Fusani), Pagliuca, Loumpoutis, Miccoli, Amoruso (42' st Caracciolo). (Tardioli, Grosso, Berrettoni, Rezaei). All. Cosmi.
  • Arbitro: Trefoloni di Siena.
  • Reti: 
    38' pt Miccoli; 21' st Flachi (rig.)
  • Angoli: 6-4 per il Perugia.
  • Recupero: 3' e 5'.
  • Ammoniti: Obodo, Di Loreto, Amoruso, Milanese, Zivkovic e Bettarini per proteste.
  • Spettatori: 5 mila.



Commento:
Un tempo per parte: molto concreto il Perugia nel primo tempo, molto determinata la Samp  nalla ripresa. Il pareggio finale è così, tutto sommato, un risultato giusto. Il rigore concesso alla Samp è molto dubbio e lo spettacolo non è stato strepitoso ma non ci si può lamentare, le due squadre hanno onorato l'impegno.

19.12.2002 ore 15.30 (diretta RAI)
Perugia - Sampdoria 2 -0

  • Perugia (3-5-2): Kalac 7, Sulcis 6 (32' St Di Loreto S.V.), Viali 6, Rezaei 6, Ze Maria 6.5, Blasi 6, Baronio 7 (32' St Obodo S.V.), Fusani 6.5, Grosso 6, Caracciolo 6 (11' St Miccoli 6.5), Vryzas 7. (7 Tardioli, 4 Tedesco, 18 Pagliuca, 17 Berrettoni). All. Cosmi 7. 

  • Sampdoria (4-4-2): Casazza 5, Sakic 5.5, Grandoni 6, Conte 6, Domizzi 5.5, Rabito 5, Volpi 6, Cois 5.5 (13' St Zivkovic 6), Jacopino 5 (1' St Valtolina 5.5), Flachi 5 (1' St Gasbarroni 5), Bazzani 5. (12 Pinato, 72 Sacchetti, 15 Ze Francis, 26 Pedone). All. Novellino 5.5. 

    Arbitro: Nucini di Bergamo 6.5. 

    Reti
    nel Pt al 44' Vryzas; nel St al 44' Miccoli 

    Angoli: 7 a 3 per il Perugia 

    Recupero: 1' e 2' 

    Espulsi: Bazzani al 45' Pt per gioco falloso

    Ammoniti: Blasi, Fusani e Volpi per gioco falloso 

    Note: al 31' St Kalac ha parato un rigore calciato da Rabito. 

    Spettatori: 2.000 circa. 

    I gol:
     44' pt: su calcio d' angolo di Grosso, Vryzas anticipa i difensori e il portiere, e segna di testa; 
    44' st: Miccoli scambia due volte la palla con Vryzas, entra in area e batte Casazza.