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11 / 07 / 1999 * partita di ritorno secondo turno Intertoto 1999-2000
Pobeda 0 - Perugia 0:

  • Perugia (4-4-2): Mazzantini 6.5, Hilario 6, Calori 6.5, Ripa 6.5, Sussi 6, Petrachi 6.5, Olive 6.5, Tedesco 6.5, Rapajc 6 (30' St Milanese S.V.), Nakata 6 (23' St Campolo S.V.), Tapia 5.5. (A Disposizione: Pagotto, Rivalta, Tentoni, Bisoli, Bucchi). All. Mazzone 6.5.
  • Pobeda (3-5-2): Gruevski 6, Stojkovic 6, Nicolaevski 6, Dimitrievic 6, Zoravevski 6.5, Karanfilovski 6.5, Ristovski 6.5, Lazarevski 6, Stojkoski 6 (37' Pt Petrov 6 Al 38' St Grozdanov S.V.), Gilson De Jesus 6 (8' St Naumoski 6), Glavevski 6.5. (A Disposizione: Dameski, Montroski, Manev). All. Kanatlaroski 6.
  • Arbitro: Mendez Bratas (Portogallo) 5.5.
  • Angoli: 5-3 per il Pobeda.
  • Recupero: 0' e 3'.
  • Spettatori: 15.000.
  • Ammoniti: Nicolaevski e Ripa per gioco falloso; Tedesco per proteste; Gilson e Mazzantini per gioco scorretto.

 

Prileb, 11 luglio 1999

Il sogno europeo del Perugia continua. Grazie al gol messo a segno da Milan Rapajc nella gara di andata, gli umbri approdano al terzo turno dell' Intertoto. Un traguardo importante, quello che volevano il presidente Luciano Gaucci ed il tecnico Carlo Mazzone, il quale ha vinto oggi la prima sfida della stagione.

In Macedonia il Perugia, ancora a corto di preparazione, ha sofferto la grinta e la determinazione del Pobeda. I padroni di casa dovevano infatti recuperare la rete di svantaggio rimediata otto giorni fa al Curi e ce l'hanno davvero messa tutta per complicare la vita ai "Grifoni". A spingere i macedoni c' era d' altra parte uno stadio completamente esaurito ed il Pobeda non poteva certo deludere i propri tifosi. Eppure gia' dopo 7' il Perugia avrebbe potuto chiudere la pratica qualificazione. Lungo traversone di Hilario dalla fascia destra e pallone lasciato sfilare da Rapajc per Tapia, il cui tiro ravvicinato viene pero' neutralizzato da Grueski. Dopo un paio di conclusioni da fuori area di Nakata e di Hilario, sono quindi i macedoni a farsi pericolosi con le conclusioni di Glavevski e Karanfilovski parate da Mazzantini.

Nella parte centrale del primo tempo il Pobeda mette piu' volte in difficolta' la retroguardia del Perugia. Al 25' gli umbri rischiano grosso con Ripa che ferma fallosamente al limite dell' area Glavevski lanciato a rete, rischiando l' espulsione. Pochi minuti ed il Pobeda sfiora ancora il gol con un colpo di testa di Stojkoski su traversone di Ristovski. Nella ripresa il Perugia ha controllato piu' agevolmente la partita, anche perche' Mazzone ha fatto arretrare il baricentro della squadra. Utili anche gli ingressi in campo di Campolo e Milanese. Tra gli umbri positiva la prova della coppia difensiva centrale Calori-Ripa e la prova del centrocampo in fase di contenimento. In ombra il cileno Tapia, il quale e' rimasto troppo spesso isolato in avanti, sostenuto solo a tratti dal croato Rapajc e da Petrachi. Al termine della partita a Prilep e' giunta la voce che il trabzonspor intenda chiedere l' anticipo dell' andata del prossimo turno a sabato sera.

"Sono contento, questa era per noi la partita piu' difficile dell'Intertoto perche' siamo a corto di preparazione e di qui in avanti non potremo che fare meglio". L'allenatore del Perugia Carlo Mazzone e' soddisfatto per il passaggio del turno contro i macedoni del Pobeda. "Oggi - ha aggiunto il tecnico - si e' visto un leggero miglioramento rispetto alla gara di andata, anche se questo e' ancora un Perugia ben lontano da quello che vedremo in campionato. Alcuni giocatori, come Nakata e Rapajc, ci hanno dato un grande contributo, ma la loro condizione non e' ancora ottimale. Non tragga in inganno il risultato ed il fatto che non siamo riusciti a vincere: i macedoni hanno dimostrato di avere un buona organizzazione tattica ed uno stato di forma migliore del nostro". Mazzone ha poi sottolineato i problemi derivati dal fatto di non avere potuto schierare ne' Materazzi, per problemi burocratici, ne' Bisoli e Milanese, arrivati da poco.

Anche olive ha evidenziato che la squadra ha risentito dei carichi di lavoro della preparazione. "E' vero - ha sottolineato - oggi abbiamo sofferto, ma se dovessimo riaffrontare il Pobeda tra un mese si vedrebbero in campo valori ben diversi. Dovevamo comunque fare piu' gol all'andata perche' si sapeva che in Macedonia avremmo incontrato difficolta' ambientali". Rapajc e' stato fischiato al momento di entrare in campo, ma lo straniero del perugia non drammatizza. "Sono di Spalato - ha spiegato - e qui mi hanno visto giocare tante volte da avversario". Sulla partita Rapajc ha detto che per il Perugia era "importante passare il turno, non giocare bene". "Siamo riusciti ad andare avanti - ha concluso - questo contava. Il mio futuro? Ora penso solo al Perugia ed al prossimo impegno in Intertoto".